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Cioci 3.0 (Come ho hackerato Decathlon)

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DOVE, QUANDO E CHI

Le ciocieIo vivo a Coreno Ausonio, in provincia di Frosinone, meglio nota come “Ciociaria“. E’ l’unico nome di luogo derivato dal nome delle scarpe tipiche del luogo: le ciocie (in italiano) o meglio i cioci (in corenese). Si tratta di una sorta di sandali composti da un rettangolo di cuoio, legato al piede ed alla gamba da lunghi nastri di pelle. Dovreste averli visti ai piedi di Sofia Loren nel film “La Ciociara” (appunto), che le valse l’oscar.sophia loren la ciociara

I cioci 1.0, che erano probabilmente rimasti uguali dall’età degli antichi romani, dopo la guerra ebbero tutto ad un tratto una notevole innovazione tecnologica: l’aggiunta di suole ricavate da vecchi copertoni. Erano i cioci 2.0, ma durarono poco perchè con il boom economico si diffusero le scarpe industriali.

Oggigiorno i cioci sono solo una curiosità: perfino tra i gruppi folkloristici sono pochi quelli che veramente ballano con i cioci ai piedi (come il gruppo del mio paese!).

quechua_sandales_suola_donna_switch_comfort_8288427_873800Quando comprai al Decathlon di Frosinone (ovviamente) queste suole per sandali con cinghie intercambiabili ho pensato: ecco i cioci 3.0! Difatti hanno la suola in gomma (= copertone…) e una comodissima soletta morbida in microfibra con inserto ammortizzatore (= cuoio comodo…). Si tratta delle suole Quechua Switch 50 e se siete fortunati le trovate ancora nei negozi (circa €15,00, video ufficiale qui) .

PERCHE’

Nonostante esistano in rete diversi metodi per costruire sandali e suole in vari materiali, per un consumatore tipo è più semplice procurarsi una cosa del genere già pronta e che da garanzie di funzionare, e sfogarsi con la creazione di cinghie personalizzate per ogni occasione.

Probabilmente il miglior materiale per la cinghia è quello che, non a caso, è stato usato per millenni: il cuoio. Tuttavia ho voluto provare a creare delle cinghie con materiali accessibili e che soprattutto migliorassero la comodità. Per questo motivo mi sono buttata sull’uncinetto che è una tecnica che conosco bene (contrariamente alla pelletteria) e che consente con poco tempo e spesa di modellare le cinghie sul proprio piede (uncinetto=stampa 3d della nonna, dico sempre).

In effetti oramai si può lavorare all’uncinetto qualsiasi materiale filiforme, compresa la pelle (i laccetti usate per la bigiotteria si vendono anche a rotoli), la similpelle (esiste la “dainette” che è un filato di finto camoscio), lo spago, la rafia ecc. Tutte cose che avrebbero dato alla cosa un aria più tradizionale e naturale. Tuttavia a me premeva la comodità, perchè le cinghie intercambiabili in vendita sono assemblate con cuciture e bottoni che alla lunga posono dare fastidio. Quindi occorre un filato: morbido, pieghevole, lavabile, disponibile ovunque in colori e fantasie infinite.

Scartata la poco-estiva lana, si può usare il comune cotone o altri filati estivi (lino, bambu…). Il problema è la resistenza: occorre un filato molto solido e ritorto, magari usato doppio, che resista allo sfregamento ed alla trazione ma che alla fine non risulti troppo spesso (tra l’altro gli occhielli in gomma per infilare le cinghie hanno un’apertura limitata di 1,5 cm di larghezza X 2 mm di altezza).

Alla fine mi sono ritrovata in casa una specie di mini-fettuccia in acrilico che faceva al caso mio: il bello di questa cosa è che si possono usare rimasugli di gomitoli a costo zero. Ora bisogna fare una striscia: quale tecnica usare? Ho scartato la lavorazione normale a righe, il foundation sigle crochet (troppo debole) e la spighetta rumena (troppo spessa). Ho optato per la lavorazione ovale, che si usa spesso per i manici della borse e, contrariamente alle altre tecniche, è sottile ma tende meno ad arrotolarsi su se stessa.

Infatti teoricamente potremmo saltare tutte queste considerazioni ed andare dal cinese a comprare dell’elegante nastro in poliestere, ma ci ritroveremmo dopo pochi passi con un  ammasso informe, un laccio (e non una cinghia) che torturerà il nostro povero piede. Se volete usare il nastro, potete farlo ma scegliete quello più stretto che c’è e lavoratelo all’uncinetto (idem per i lacci da scarpe, che però sono troppo corti per poter essere lavorati).

COME

CIOCI 3.0 – ISTRUZIONI LAVORAZIONE CINGHIA SEMPLICE PER SANDALO ALL’UNCINETTO

Materiale: coppia di suole con asole, mezzo gomitolo di filato estivo spesso o lavorato doppio, uncinetto n. 5, metro, forbici, ago da lana

Cinghia all'uncinetto: lavorazione ovale1 Stabilite la lunghezza della cinghia da lavorare: infilate un filo nella suola tramite gli occhielli e indossatela, dopodichè misuratene la lunghezza.

2 Avviate una catenella lunga circa l’80% della lunghezza misurata (si allungherà dopo da sola).

3 Saltate la prima catenella, puntate l’uncinetto sulla seconda catenella e lavorate a punto basso fino alla penultima catenella della riga.

4 Lavorate tre punti bassi nell’ultima catenella, in modo da formare una curva.

5 Continuate a lavorare a punto basso infilando l’uncinetto nell’archetto inferiore delle catenelle (già lavorate sul lato opposto), fino alla penultima catenella della riga.

6 Lavorate due punti bassi nell’ultima catenella, in modo da formare una curva.

7 Terminate il giro con un punto bassisimo sulla prima catenella saltata al punto 3.

8 Tagliate il filo e nascondete il rimanente intrecciandolo nel lavoro tramite l’ago da lana.

9 Fare un’altra cinghia uguale.

cioci 3.0

CIOCI 3.1 – ISTRUZIONI LAVORAZIONE CINGHIE SANDALO AVANZATO ALL’UNCINETTO

Ma già che ci siamo sfruttiamo i vantaggi dell’uncinetto e costruiamo qualcosa di più performante, a misura di piede e senza cuciture urticanti (perchè senza nodi e fatte con lo stesso filato morbido usato per l’uncinetto).

Materiale: coppia di suole con asole, mezzo gomitolo di filato estivo spesso o lavorato doppio, uncinetto n. 5, nastro di 40 cm di velcro (oppure 14 bottoni a pressione), filo da cucito, ago da cucito, metro, forbici, ago da lana, spilli

cioci 3.1Parte anteriore (dita e pianta del piede)

1 Misurate con il metro la lunghezza della fascia che copre la pianta del piede a partire dalla suola (e non dall’occhiello per la cinghia, che si trova più in alto).

2 Avviate una catenella lunga circa l’80% della lunghezza misurata (si allungherà dopo da sola).

3 Lavorate in righe di andata e ritorno  (cioè alla fine di ogni riga fate una catenella di alzata, girate il lavoro e cominciate un’altra riga lavorata sulla precedente) fino a formare una fascia di almeno 5 cm di larghezza.

4 Eseguite 4 piccole cinghie lunghe 5 cm, con la tecnica della cinghia semplice (vd sopra).

5 Tagliate 2 pezzi di 4 cm di lunghezza di velcro (sia la parte morbida che quella uncinata) e tagliateli a loro volta a metà nel senso della lunghezza.

6 Cucite con ago e filo i 4 pezzi di velcro morbido sulle 4 cinghie, fissandoli con gli spilli in modo da lasciare scoperto uno dei lati corti della cinghia.

7 Fissate sulla fascia grande due cinghie per ogni lato (in corrispondenza delle due asole della suola), cucendole dalla parte libera dal velcro. La cucitura può avvenire o con punti bassi oppure con ago da lana usando lo stesso filato per la lavorazione dell’uncinetto.

8 Fissate con gli spilli e poi cucite con ago e filo i 4 pezzi di velcro uncinato sulla fascia grande, in corrispondenza dei velcri morbidi delle cinghiette (attenzione  a far corrispondere il bordo liscio del velcro presente sia nel velcro morbido che in quello uncinato).

Parte posteriore (caviglia e tallone)

1 Misurate la caviglia e avviate una catenella lunga un paio di cm in più  (così ci sarà spazio aggiuntivo per sovrapporre i due capi della cinghia).

2 Lavorate con la tecnica della cinghia semplice (vd sopra).

3 Avvolgete la cinghia alla caviglia e segnate con uno spillo il punto massimo in cui il capo superiore della cinghia si sovrappone a quello inferiore.

4 Tagliate un pezzo di 4 cm di velcro e tagliatene i bordi lisci fino ad ottenere una larghezza un paio di mm più piccola di quella della cinghia.

5 Cucitene la parte morbida sulla cinghia, a partire dal punto segnato con lo spillo, in direzione della fine della cinghia (parte inferiore).

6 Cucite la parte ruvida sull’altro capo (superiore) della cinghia.

7 Indossate la cinghia così ottenuta, con il velcro sul davanti (collo del piede) e segnate con uno spillo i punti in corrispondenza degli occhielli della suola ai lati del tallone.

8 Misurate la distanza fra gli spilli e gli occhielli e moltiplicatela per due, quindi lavorate 2 cinghie semplici (a partire da una catenella lunga l’80% della misura ottenuta).

9 Tagliate un pezzo di 4 cm di velcro e a sua volta tagliatelo a metà nel senso della lunghezza.

10  Cucite due parti di veltro corrispondenti (morbida e uncinata) ognuna allineata ad una lato corto della cinghia. Ripetete per l’altra cinghia.

11 Fissate le due cinghie alla cavigliera nei punti segnati con gli spilli, dal lato con il veltro uncinato (che deve essere verso l’esterno).

NB: fare due parti posteriori e due parti anteriori!

 

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2 pensieri riguardo “Cioci 3.0 (Come ho hackerato Decathlon)

  • Angelo RUGGIERO

    Sono un maschietto e non ho le attribuzioni idonee a valutare i vari punti di ricamo dei cordoncini che sostituiscono le stringhe di cuoio dei Cioci corenesi. Però vivaddio ! Che brava e mi accodo, istantaneamente, al giudizio di Valeria : Geniale e Bravissima questa Corenese, in incognito, che riporta con ” Le Cioce 3.0″, un volo storico( dai tempi degli antichi Romani) alla evoluzione della calzatura delle popolazioni della nostra terra.

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